Oltre che di buoni propositi e di obiettivi di cui ho già scritto qui, nel primo periodo dell’anno si parla spesso anche di parole, molti cercano e scelgono le famose “parole dell’anno”!!!!
E allora, anche se questo nuovo anno è iniziato ormai da un pò, in questi giorni addirittura splende un sole caldo che sembra già primavera, anch’io ne ho cercata una.
Una parola che rappresenti e racconti quello di cui ho bisogno e che cercherò di afferrare….infatti, mai, come in questo momento, ho necessità di mettere sulla bilancia i pensieri che riempono la testa e trovargli il giusto EQUILIBRIO.
Dal latino Aequilibrium, parola composta di aequus ‘uguale’ e di libra ‘bilancia’.
Eccola la “mia” parola.
Mettere sulla bilancia cuore e cervello, calma e rabbia, sussurri e grida, obblighi e libertà, sogno e realtà, paura e coraggio, social e non social, me stessa e gli altri.
Non sono mai stata una persona equilibrata, almeno credo. A volte questo può essere un bene, penso infatti a tutte le volte che il mio cuore ha sopraffatto il cervello donandomi cose meravigliose, a volte, invece, la mancanza di equilibrio nelle scelte e negli atteggiamenti mi ha portato e mi porta a sentirmi sbagliata.
Agisco d’impulso. Grido quando sono arrabbiata. Piango quando non riesco a gestire una situazione. Non rifletto a modo prima di parlare. Mi lascio cogliere a volte da eccessiva euforia e felicità.
Questo mio modo di essere, mi rendo conto, non mi fa più star bene. I miei “eccessi” non mi rendono più la persona che voglio essere, per me e per gli altri. Affronto le situazioni spesso ponendomi con l’atteggiamento sbagliato, troppo dura o troppo tenera, troppo presente o troppo assente, troppo coinvolta o troppo distaccata.
E allora cercherò in tutti i modi di trovarlo questo equilibrio, metterò sulla bilancia umori e reazioni sperando che l’ago non balli troppo, sperando si mantenga nella giusta posizione. Sperando che i giusti pesi e le giuste misure aiutino il mio animo ad essere più sereno.
Cercherò di mettere a fuoco al meglio le situazioni che si presenteranno, cercherò di “gestire” le emozioni per avere ben chiaro l’obiettivo, la mia serenità e quella degli altri.
E poi, sono sempre più convinta che ponendosi “in the hoop“, al “centro”, in EQUILIBRIO, nel bene e nel male, tutto sia migliore.